"Le coccole che fanno male"
"Le coccole che fanno male"
Narrazione multimediale realizzata per la partecipazione al al concorso Poli.Mi (Politecnico Milano) a.s. 2013-2014
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Ideatrice e conduttrice:Prof.ssa Maria Angela De Matteis docente di Psicologia
La narrazione è stata realizzata dalle alunne delle classe IV del Corso Serale per Tecnico dei Servizi Sociali e ha per oggetto l’abuso sessuale sui minori, argomento inerente al Modulo “I Minori e le situazioni di disagio” e, dunque, è organicamente collegata con la normale attività didattica di Psicologia.
Il percorso metodologico- didattico si è sviluppato attraverso le seguenti fasi:
1. Conoscere: in questa fase c’è stato l’approfondimento della tematica sull’ abuso minorile con il reperimento di:materiale bibliografico, ricerche in rete, articoli di giornale.
Argomenti trattati: definizione di abuso sessuale, indicatori di rischio, segnalazione e denuncia, aspetti legislativi, dati statistici, conseguenze psicologiche, meccanismi di difesa, disturbi della personalità, l’ adulto abusante, interventi riparativi e preventivi.Sono state realizzate: mappe concettuali e relazioni.
2. Riflettere e Confrontarsi:come di consueto, attraverso la tecnica dell’analisi di caso si è: rafforzata l’ abilità di anali critica della problematica; favorito il confronto delle opinioni e delle esperienze professionali.
Si è lavorato su materiali autentici reperiti in rete (colloqui clinici) e forniti da un’alunna (testimonianze emerse nel corso di seminari cui l’alunna ha partecipato).Sia il materiale reperito in rete che prodotto dalle alunne è stato inserito nella piattaforma Moodle (sulla quale è stato attivato un forum dedicato al progetto Policultura)
3. Divulgare: è il momento di trovare l'idea narrativa. Chi narra? Una bambina. Che cosa narra? Il silenzio di chi si sente solo, confuso, invaso da sentimenti di rabbia, vergogna e impotenza; il silenzio di chi pensa di non potersi confidare né essere aiutato.
Il format da utilizzare e i vincoli temporali richiedono di:
• Selezionare gli argomenti da inserire nella narrazione, e non è stato facile considerata la mole del materiale prodotto;
• Reperire in rete immagini e suoni adatti allo scopo comunicativo. Anche questo compito si è rivelato più complicato del previsto perché non sempre le immagini sono risultate perfettamente rispondenti ai concetti esposti; in questi casi la scelta si è indirizzata su immagini metaforiche capaci di suscitare altre immagini ed emozioni. Ogni immagine è stata scelta ed inserita sulla base di motivazioni condivise.
È stato necessario acquisire competenze informatiche relative al trattamento dei file di suono e di immagini.
Per tutta la durata del progetto c’è stato un forte coinvolgimento emotivo; la partecipazione è sempre stata attiva e propositiva, non solo durante le attività in presenza ma anche con le attività on-line, come testimonia la ricchezza di materiali inseriti in Moodle e lo scambio di mail tre le partecipanti e la docente.
Quest’esperienza ha permesso di:
• potenziare la dimensione costruttivista dell’apprendimento;
• valorizzare le esperienze delle alunne impegnate nel sociale (sia in attività lavorative nel settore dei servizi che nel volontariato);
• Migliorare i rapporti interpersonali;
• Mettere in sinergia le proprie competenze;
• Sperimentare l’integrazione tra diversi linguaggi.